Come estraggono I numeri del lotto

  1. Gioca The Dog House Megaways Gratis Senza Scaricare: Prima che venga addebitata la commissione, ti viene inviata un'e-mail sullo stato degli account.
  2. Gioco Di Burraco - Così, dopo aver trascorso un momento a riflettere, andiamo a costruire una macchina arcade.
  3. Casino Di Venezia Online Roulette: Per garantire che i giochi sul mercato siano imparziali, società di revisione indipendenti di terze parti conducono test rigorosi sui giochi creati da questi sviluppatori di software e giochi.

Puntare roulette

Gioco Da Casino
L'approccio controverso di Covingtons all'auto-promozione lo ha visto coinvolto in molti problemi, come lo scontro del 2024 con Fabricio Werdum e a boomerang.
Giochi Online Gratis Slot Machines
Per produrre un numero casuale, prendiamo il seme e lo moltiplichiamo per 8.
Altre aziende concorrenti hanno iniziato a creare espedienti simili per convincere i bambini a comprare più pacchetti di carte e raccogliere sempre più carte con gli stessi giocatori più e più volte.

Miglior sistema roulette

Casinò Non Aams Zimpler
I tavoli di Pokamaax sono giocati in USD, quindi non è necessario effettuare alcun cambio valuta per depositare, prelevare o giocare.
Giochi Da Giocare Online Gratis
Come con il bonus senza deposito, FindFairCasinos hanno scritto una guida completa per quello che sono e come si può ottenere.
Slot Machine Con Bonus Di Benvenuto Senza Deposito

Ida, la donna che rifiutò l’isteria

Ida Bauer è – nello pseudonimo assunto nella letteratura freudiana – Dora, il più noto caso di cui Freud si occupa a Vienna. Raccoglie molteplici vite in una sola, condotta a cavallo tra l’illusione ovattata della luccicante “belle époque” e il secondo conflitto mondiale. Katharina Adler, la pronipote, ne raccoglie la storia nel suo primo romanzo


“Lei, lei solo avrebbe d’ora in avanti deciso della sua vita”. Questa è la decisione che Ida Bauer prende all’inizio del nuovo anno e del nuovo secolo, nel 1901, quando, camminando lungo la Berggasse di Vienna, torna a casa sua dallo studio del dottor Sigmund Freud. Che, ha deciso, non vuole più rivedere. Ida è la prima paziente ed è il primo grande fallimento del padre della psicoanalisi, che non ha ancora fatto i conti con il controtransfert ma è costretto a farli con il netto rifiuto che la giovane oppone alla spiegazione fornitale per la sua isteria.
Ida Bauer è – nello pseudonimo assunto nella letteratura freudiana – Dora, il più noto caso di cui Freud si occupa a Vienna. Raccoglie molteplici vite in una sola, condotta a cavallo tra l’illusione ovattata della luccicante “belle époque” e il secondo conflitto mondiale. Ed è Katharina Adler, la pronipote di Ida, a raccoglierne la storia nel suo primo romanzo, nominato per il Klaus-Michael Küne Prize e il Zdf Aspekte literatupreis e pubblicato in traduzione italiana da Sellerio. Nelle pagine del romanzo ripercorriamo la storia di una donna divisa tra la consapevolezza di sé e una società ancora troppo patriarcale, stretta nella dinamica familiare e sociale della Vienna ebraica altoborghese, con le sue ipocrisie e i suoi occultamenti. Incluso quello dell’abuso subito da parte di Hanns Zellenka, la cui moglie è anche l’amante di suo padre. Questi intrecci complicano la situazione sanitaria della paziente di Freud, che comprende come il contesto che la circonda sia talmente soffocante da ammalarla, emettendo la diagnosi di “isteria”: ma Ida-Dora non accetta. “Lei sapeva bene quali conclusioni trarre, aveva detto. Tanto più che, come se non bastasse, se l’era voluta filare”.
Adler traccia un ritratto preciso della Dora-Ida che impara a camminare sulle sue gambe, prendendo man mano coscienza di sé, di quello che è stata e di ciò che vuole essere, nonostante una lunga serie di rinunce: in primis, quella agli studi che avrebbe prediletto. Seguiamo l’evolversi della vita di questa donna tra salti in avanti e indietro e gli stralci freudiani del “Frammento di un’analisi d’isteria” e – con la sua – seguiamo le esistenze di moltissime donne, perché in Ida vivono la bambina molestata, la figlia ribelle e acuta, la sorella devota, la sposa delusa, la madre apprensiva e la vedova rassegnata.
Non solo un racconto biografico, dunque, bensì lo sguardo che solitamente non viene considerato né riconosciuto, la versione dei fatti al femminile che assume anche la valenza di rivincita su un mondo maschile che pretende di chiudere in una sola parola, isteria, un universo complesso e sconosciuto ai più. Tutto viene filtrato attraverso la lente della tenacia che anima Ida Bauer, fino a “quando con calma attenderai che la luce in sala si spenga. Quando il buio calerà e si alzerà il sipario”.

Manuela Discenza


Katharina Adler, “Ida”, Sellerio (2019)


Fonte: Almanacco CNR – Recensioni

Denise De Santana

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *