• Apocalisse. Vivere la catastrofe, immaginare il futuro
    Durante la fase più acuta dell’epidemia da Covid-19, gli studiosi dell’Istituto per la storia del pensiero filosofico (Ispf) del Consiglio Nazionale delle ricerche ha riunito nello Speciale “Pandemia. Osservatorio filosofico” una serie di contributi di natura umanistica sul tema. Qui il ricercatore Roberto Evangelista ripercorre l’approccio al tema della crisi nella storia. Nel corso della… Leggi tutto: Apocalisse. Vivere la catastrofe, immaginare il futuro
  • Giovanni Boccaccio, Decameron, 1350-1353
    L’autore descrive la peste che colpì Firenze (e l’Europa intera) nel 1348, concentrandosi sul degrado morale della società che l’epidemia ha portato con sé in città. Sette ragazze e tre giovani uomini decidono di allontanarsi dalla città, ormai allo stremo, e ritirarsi nella campagna fiorentina Dico adunque che già erano gli anni della fruttifera Incarnazione… Leggi tutto: Giovanni Boccaccio, Decameron, 1350-1353
  • Una ‘pestifera’ novella
    La Morte Nera del 1348 a Firenze ha un cronista d’eccezione: Giovanni Boccaccio, il quale, evidenzia come le relazioni cambiarono in peggio a causa dell’epidemia. Dico adunque che già erano gli anni della fruttifera Incarnazione del figliuolo di Dio al numero pervenuti di milletrecentoquarantotto, quando nella egregia città di Fiorenza, oltre ad ogni altra italica… Leggi tutto: Una ‘pestifera’ novella
  • Romanzi medievali d’amore e d’avventura
    Il brano è tratto dal romanzo cortese di Chrétien de Troyes, Erec et Enide. Nel testo proposto, i cavalieri si imbattono nella damigella affetta dalla lebbra. Solo attraverso un rituale simbolico molto particolare riesce a guarire, non senza l’intervento dei celebri eroi del ciclo bretone VII • LA LEBBROSAI tre cavalieri e la donzella ebbero… Leggi tutto: Romanzi medievali d’amore e d’avventura