Grazia e delirio

Nel suo dotto contributo, il critico e storico della letteratura Giancarlo Vigorelli contestualizza la “Storia della colonna infame” non solo nella maturazione spirituale di Alessandro Manzoni ma anche nel contesto letterario italo-francese, suggerendo spunti e confronti di grande interesse


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…. diciamo allora che la Colonna è un romanzo, una scheggia di romanzo, che è cristiano soltanto à rébours, è il romanzo dello smarrimento dell’uomo e Dio, allora, non si sa se si è nascosto o piuttosto se è stato trafugato? Infatti, questo secondo romanzo breve, brusco ed intenso è un po’ la ricerca e la richiesta di là delle incrostazioni private o legali di una pur credibile giustizia, di una alfine conseguibile verità, una verità anche soltanto umana, ove almeno la decenza e la onestà dell’uomo sia a sufficienza probabile e provata, insomma quell’attestato pur parziale di verità da scalfire alla congerie della menzogna propria e di tutti. Che era poi di radice la umana preoccupazione del Manzoni, e chissà che questa non sia l’origine autentica della sua insistita crisi, come dicevo, tra verità e poesia e – più evidentemente e sul piano letterario – tra storia e romanzo.
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La peste, allora, questo flagello di tutti e per tutti, finiva così ad essere il necessario scenario, persino di scusa, persino di giustificazione, del trionfo ovunque del male dell’uomo: direi che quel male ne era quasi mitigato, sovraeccitandogli intorno uno spettacolo di tanta corruzione e di tanto contagio. Insomma, né sfondo né inserto, come potrebbe essere per esempio la Rivoluzione Francese in Balzac; e anche in Verga la malaria non è un accidente e una miseria di più. Così questa peste, non fortuitamente (e non sorprenda), viene a prendere dal Rovani in giù quasi un senso ed un consenso metaforico allusivo. È troppo dire che i lazzaretti del Manzoni sono – da noi – una lontana introduzione persino degli ospedali di Baudelaire? Direi di sì, se si passa a leggere gli scapigliati lombardi.

Giancarlo Vigorelli



Alessandro Manzoni, “Storia della colonna infame”, Bompiani 1985 Milano

Denise De Santana

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