Un punto nero nell’immenso azzurro del mare

I malati di cancro che hanno vinto la malattia sono dei sopravvissuti. Quelli, invece, che ancora non l’hanno sconfitto si sentono come foglie al vento.

<<Cancro = morte. Era davvero proprio così? Non poteva essere, non lo accettvo. Io avevo ancora troppo da fare, da vedere, da amare, da odiare, da rimpiangere, da rimordere perché tutto finisse così. Proprio allora, agli inizi di tutto, sentii dentro una voce che mi diceva “Tu ce la farai, tu non morirai, tu lo sconfiggi il bastardo”. E anche nei momenti di malinconia e di tristezza che non tardarono ad arrivare, chiudevo gli occhi e ripetevo “io ce la faccio. Io vinco”>>

[…] Lo so siamo sovraffollati di pazienti oncologici o ex tali, che solo per il fatto di essere sopravvisuti si sentono graziati ed investiti del potere quasi paranormale di curare gli altri perché loro “ci sono passati e solo loro possono capire”. Io invece parto da un punto di vista leggermente diverso: io non sono nessuno per dire a voi che sfogliate queste poche pagine sincere come condurre la vostra vita. Sono solo qualcuno che ogni giorno siete e cammina in mezzo ad altri esseri umani con una pena enorme nel cuore, che niente e nessuno potrà cancellare ma prova ogni giorno con difficoltà e coraggio a vivere. Esattamente come molti di voi. Questa sono io.

Marina Neri

Scheda

Marina Neri, “Un punto nero nell’immenso azzurro del mare” (2011, UR Editore)

Carmen Troiano

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