La vita: conoscere per giudicare

Dal genetista internazionale Edoardo Boncinelli, un vademecum completo e di grande chiarezza espositiva sui meccanismi dello sviluppo embrionale, fondamentale per affrontare con consapevolezza un tema delicato al centro del pubblico dibattito.

Edoardo Boncinelli, a lungo docente dell’Università Vita-Salute del San Raffaele di Milano, ha condotto una lunga e prestigiosa carriera di genetista, che l’ha portato anche a lavorare a lungo al Cnr: prima borsista presso l’Istituto internazionale di genetica e biofisica di Napoli, poi direttore di ricerca del Centro per lo studio della farmacologia cellulare e molecolare.

Il grande pubblico, però, probabilmente lo conosce soprattutto per altre due attività importanti, quella di editorialista del Corriere della Sera e quella di autore di libri divulgativi.

In quest’ultima veste, Boncinelli ha dato alle stampe un saggio agile su “L’etica della vita”, un tema che insieme ad alcuni altri occupa il dibattito tra non specialisti e, dunque, rende quanto mai opportuno un minimo grado di diffusa e corretta informazione.

Il libro risponde a tale richiesta con un excursus molto completo ma di grande semplicità espositiva, grazie anche al glossarietto posto in appendice, che associa con grande equilibrio la descrizione asettica dei meccanismi genetici fondamentali e qualche incursione di carattere filosofico, inevitabilmente più soggettiva.

Ad esempio, ritornando alla propria primissima infanzia, l’autore fa coincidere identità e coscienza della persona: ‘Dal momento dei primi ricordi continuativi, io sono io’.

Siamo del resto in un terreno insidioso, dove anche l’affermazione apparentemente più innocua rischia di aprire dilemmi dilanianti, ma Boncinelli per la gran parte del testo offre soprattutto un prezioso servizio, fornendo sinteticamente gli elementi utili all’effettiva comprensione di termini ed espressioni di uso ormai corrente, quali ‘staminali embrionali’ o ‘diagnosi genetica pre-impianto’.

Il manualetto da un lato chiarisce meccanismi fondamentali dello sviluppo embrionale, senza contezza dei quali si rischiano nel giudizio deflagranti confusioni (pensiamo solo ai blastomeri e alla blastocisti); dall’altro lato, ci consente di ripescare qualche termine più piano ma sepolto tra le reminiscenze scolastiche, come gamete e zigote.

Un buon vademecum, insomma, se ci si vuol avvicinare al comunque non banale percorso della vita cellulare.

Il quesito finale, o fondamentale, di tutta la questione viene affrontato dall’autore nelle ultimissime pagine, dove si spiega che la diagnosi pre-impianto ‘sembrerebbe quindi il metodo ideale’ per impedire ‘la nascita di bambini gravemente malati’ evitando ‘il trauma dell’aborto terapeutico’, ma è disapprovata da chi considera il mancato impianto ‘come distruzione di vite umane’.

Analogo dilemma ‘squisitamente etico’ si pone su tutta una gamma di opportunità che la scienza sembra dischiudere in ordine alla durata, alla qualità e dunque alla ‘verità’ della vita.

Boncinelli, nell’ambito di questo dibattito, si sforza di lavorare per la comprensione tra le diverse posizioni, spesso abissalmente distanti.

Marco Ferrazzoli

Edoardo Boncinelli, “L’etica della vita” (Rizzoli, 2008)

La scheda sul sito dell’editore

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