Casino poker firenze

  1. Cocastle Casino 50 Free Spins: In questo classico gioco, si può scommettere quanto si vorrebbe.
  2. Nuovo Casino - Data la posizione di Parx nello stato e la preparazione del casinò per il gioco d'azzardo online negli ultimi anni, il Casinò Parx è impostato bene per aprire la strada anche online.
  3. Punto Banco Baccarat: Se non altro, questo rende un bel po ' di nostalgia per quei giocatori che si sono divertiti a giocare in tali stabilimenti nel corso degli anni.

Lotteria americana jackpot

Macchine Da Gioco Elettroniche
Siamo consapevoli che i giocatori d'azzardo online hanno bisogno le migliori possibilità di guadagnare grande sul loro gioco d'azzardo scappatelle.
Cowazamba Casino 50 Free Spins
Lanciato nei primi mesi del 2024, Spinz Casino è il nuovo marchio di casinò che consente transazioni Skrill per i giocatori di NZ.
Ma perché non me lo dici direttamente.

Tipi punteggio poker

Casinò Sanremo Eventi 2025
Il RTP per doppia arlecchino è 95,3%.
Slot Con Spid
Il codice coupon per richiedere questo bonus è il benvenuto e il deposito minimo di qualificazione è R300.
Bonus Di Benvenuto Bwin

La pelle

La peste dell’anima induce l’essere a compiere scelleratezze di ogni tipo. Sia l’uomo che la donna perdono la dignità e umiliano sé stessi.

Era, quella, una peste profondamente diversa, ma non meno orribile, dalle epidemie che nel medioevo devastavano di quando in quando l’Europa. Lo straordinario carattere di tal nuovissimo morbo era questo: che non corrompeva il corpo, ma l’anima. Le membra rimanevano in apparenza intatte, ma dentro l’involucro della carne sana l’anima si guastava, si disfaceva. Era una specie di peste morale, contro la quale non pareva vi fosse difesa alcuna. Le prime ad essere contagiate furon le donne, che, presso ogni nazione, sono il riparo più debole contro il vizio, e la porta aperta ad ogni male. (…)

Molti, è vero, che la disperazione faceva ingiusti, quasi scusavano la peste: insinuando che le donne prendevano pretesto dal morbo per prostituirsi, che cercavano nella peste la giustificazione della loro vergogna.

Ma una più profonda conoscenza del morbo rivelò in seguito che un tale sospetto era maligno. Poiché le prime a disperarsi della loro sorte eran le donne e molte ne ho udite io stesso piangere, e maledire quella crudelissima peste che le spingeva con invincibile violenza, contro la quale nulla poteva la loro debole virtù, a prostituirsi come cagne. (…)

Non meno pietosa e orribile era la sorte degli uomini. Non appena contagiati, essi perdevano ogni rispetto di se medesimi: si davano ai più ignobili commerci, commettevano le più sudice viltà, si trascinavano carpone nel fango baciando le scarpe dei loro “liberatori” (disgustati di tanta, e on richiesta obiezione), non solo per essere perdonati delle sofferenze e delle umiliazioni sofferte negli anni della schiavitù e della guerra, ma per aver l’onore d’essere calpestati dai nuovi padroni; spuntavano sulle bandiere della propria patria, vendevano pubblicamente la propria moglie, le proprie figlie, la propria madre. Tutto ciò, dicevano, per salvare la patria. E pur quelli che, all’aspetto, sembravano immuni dal morbo, si ammalavano di una naueseante malattia, che li spingeva ad arrossire di essere italiani, e perfino di appartenere al genere umano. (…)

Il sospetto, divenuto poi certezza, che la peste fosse stata portata in Europa dagli stessi liberatori, aveva suscitato nel popolo un profondo e sincero dolore. Sebbene sia antica tradizione dei vinti odiare i vincitori, il popolo napoletano non odiava gli alleati. Li aveva attesi con ansia, li aveva accolti con gioia.

Curzio Malaparte

Enciclopedia Treccani Online

Curzio Malaparte, “La pelle” (1949)

Carmen Troiano

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *